Quando si parla di curriculum vitae, spesso ci si concentra solo sull’esperienza lavorativa retribuita, tralasciando altri aspetti che potrebbero fare la differenza nella selezione. Tra questi, uno degli elementi più sottovalutati è l’esperienza di volontariato. In un mondo del lavoro sempre più competitivo, includere questo tipo di esperienze può rappresentare un vantaggio cruciale.
Volontariato: più di un semplice atto di altruismo
Volontariato significa dedicare il proprio tempo, energie e competenze a una causa senza ricevere compenso. Tuttavia, questo non implica che il volontariato non sia “lavoro” a tutti gli effetti. Anzi, spesso le competenze che si acquisiscono in un contesto di volontariato sono estremamente rilevanti per il mondo professionale. Ad esempio, durante il mio volontariato presso Agedo, un’associazione che supporta le famiglie di figlə LGBTQAI+ nel loro percorso di rispetto e comprensione, ho sviluppato competenze che vanno ben oltre l’ascolto empatico. Ho facilitato gruppi di auto-mutuo-aiuto, progettato interventi formativi per insegnanti e supportato genitori in momenti di crisi. Tutto questo richiede capacità di accoglienza, di organizzazione e di comunicazione ben sviluppate.
Cosa rivela il volontariato a chi ci può offrire un lavoro?
Secondo una ricerca condotta da Deloitte, l’82% dei responsabili delle assunzioni preferisce candidatə con esperienze di volontariato. Questo perché il volontariato racconta molto del tuo carattere e delle tue competenze, anche senza che tu te ne renda conto.
1. Dimostra la tua passione
Mostrare che sei impegnatə in cause sociali rilevanti ti rende unə candidatə interessante. Ad esempio, nel mio caso, lavorare con famiglie che affrontano momenti di crisi dopo il coming out dei loro figlə ha dimostrato la mia dedizione a sostenere la diversità e l’inclusione, due valori centrali per molte aziende moderne.
2. Mette in luce la tua mentalità orientata alla crescita
Fare volontariato significa imparare costantemente. Nel corso della mia esperienza, ho progettato interventi informativi per insegnanti delle scuole di Milano, con l’obiettivo di sensibilizzare sulla cultura LGBTQAI+ e contrastare il bullismo omolesbobitransfobico. Questo tipo di lavoro richiede creatività, capacità di problem-solving e la volontà di imparare da esperienze nuove.
3. Rivela che sei proattivə
Il volontariato dimostra che non aspetti le opportunità, ma che le crei. Ho organizzato e facilitato giornate di confronto tra genitori e figlə LGBTQAI+, progettando da zero eventi che offrissero un supporto concreto alle famiglie. Questo tipo di iniziativa non solo mostra leadership, ma anche capacità di gestione di progetti complessi.
4. Evidenzia competenze trasversali
Le competenze acquisite nel volontariato spesso si trasferiscono facilmente in ambito professionale. Ad esempio, durante il webinar “Fuori dai Binari” che ho ideato e facilitato, ho coordinato esperti di diversi ambiti (ginecologi, sessuologi, andrologi e persone transgender) e ho creato uno spazio sicuro dove coltivare un dialogo complesso. Queste capacità organizzative e di facilitazione sono preziose in qualsiasi contesto lavorativo.
5. Rivela che sei ben connessə
Il volontariato ti permette di creare reti di contatti significativi. Collaborare con esperti, famiglie e insegnanti mi ha aiutato a costruire una rete di supporto ampia e variegata, dimostrando la mia capacità di comunicare e fare networking, competenze essenziali in qualsiasi lavoro.
Come integrare il volontariato nel tuo CV
Ora che sai quanto l’esperienza di volontariato possa fare la differenza, vediamo come integrarla nel tuo CV per massimizzare il suo impatto. Ecco alcuni consigli pratici:
- Sezione dedicata: crea una sezione apposita per le tue esperienze di volontariato nella prima pagina del CV. I recruiter spesso passano solo pochi secondi sul CV, quindi è importante che questo aspetto sia ben visibile.
- Dettagli rilevanti: includi dove hai fatto volontariato, per quale programma e per quanto tempo. Non dimenticare di evidenziare i risultati ottenuti, proprio come faresti per un’esperienza lavorativa retribuita.
- Collega l’esperienza alle competenze lavorative: mostra come le abilità acquisite nel volontariato si applicano al ruolo per cui ti stai candidando.
L’esperienza di volontariato non è solo un “plus” da aggiungere al CV, ma un vero e proprio indicatore delle tue competenze, del tuo impegno e del tuo valore come professionista. Se non l’hai già fatto, prenditi del tempo per riflettere su quanto il tuo volontariato ti abbia arricchito e aggiungi queste esperienze al tuo CV. In un mercato del lavoro sempre più competitivo, potrebbe essere proprio questo a farti emergere.
Non sottovalutare mai il potere delle tue esperienze non retribuite: spesso sono quelle che raccontano chi sei davvero.
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