Il potere dell’apprendimento continuo: come il ritorno allo studio ha trasformato la mia vita e la mia carriera

apprendimento continuo

Raramente si parla di quanto il ritorno agli studi possa essere un’esperienza che cambia la vita, non solo per le nuove competenze che si acquisiscono, ma anche per le prospettive che si aprono e le persone che si incontrano lungo il percorso. Dopo aver completato la mia formazione iniziale e aver intrapreso una carriera come HR Manager, ho sentito bisogno di un cambiamento, e l’apprendimento è diventato la chiave per aprire una nuova porta alla mia evoluzione personale e professionale.

Un passo importante per ridefinire la mia carriera

Rientrare nel mondo dello studio dopo tanti anni è stato un cambiamento profondo e, devo ammettere, non privo di ansie. Non è facile, soprattutto dopo aver già lavorato per anni in un ambiente professionale, riadattarsi alla mentalità della studentessa. Ho dovuto, in qualche modo, ricalibrare la mia identità, riconsiderare il mio ruolo e aprirmi alla possibilità di tornare a imparare, questa volta non solo per la carriera ma anche per me stessa.

Quando ho deciso di tornare a studiare, cercavo più di una semplice aggiunta al mio curriculum: volevo esplorare nuove aree di competenza e ridefinire la mia carriera. Con questa scelta, sono riuscita a fare emergere il mio “scopo di vita”, quel punto d’incontro tra ciò che amo fare e ciò in cui posso eccellere, l’elemento che oggi mi motiva e mi ispira ogni giorno.

I benefici dell’apprendimento continuo: un percorso che va oltre la carriera

Durante il mio percorso di apprendimento, ho scoperto che tornare a studiare mi stava arricchendo molto più di quanto avessi immaginato. Non si trattava solo delle competenze tecniche o dei contenuti dei corsi, ma di una trasformazione interiore. L’apprendimento continuo ha aumentato la mia sicurezza e la mia resilienza, rafforzando la mia autostima e consentendomi di abbattere vecchi schemi ripetitivi. Sentire che stavo ancora evolvendo, che avevo nuove competenze e un modo di pensare ampliato, ha contribuito enormemente al mio benessere emotivo e mentale.

Questo percorso ha inoltre stimolato la neuroplasticità, un fenomeno che permette al cervello di adattarsi e creare nuovi collegamenti. È un beneficio incredibile, non solo per la salute mentale, ma anche per quella fisica, poiché vari studi collegano l’apprendimento continuo alla prevenzione di malattie come la demenza e le patologie cardiache. In poche parole, tornare a studiare è un investimento nella nostra salute a lungo termine, che può aiutarci a vivere meglio e più a lungo.

L’incontro con persone affini e la forza del network

Una delle sorprese più belle è stata la connessione con persone che, come me, avevano deciso di tornare a studiare per migliorarsi e dare un nuovo significato alla propria vita. Trovare individui con interessi e obiettivi simili è stato un aspetto importante del mio percorso, perché mi ha permesso di instaurare nuove amicizie e sviluppare una rete di supporto. Condividere sfide, successi, idee e sogni con persone affini ha arricchito il mio bagaglio personale, aiutandomi a guardare al mio percorso professionale con occhi diversi.

Superare i timori e le insicurezze del ritorno allo studio

Certo, tornare a studiare non è stato privo di timori e momenti di dubbio. Come moltə, mi sono trovata a chiedermi se fossi “abbastanza” per tornare sui banchi di scuola. In questi momenti, ho trovato utile fare una lista dei traguardi raggiunti nella mia vita e nella mia carriera. Questo mi ha permesso di riconoscere le mie capacità e di coltivare una prospettiva positiva. Ho imparato a riformulare il mio dialogo interiore, ricordandomi che i timori sono solo pensieri, non verità. Affermazioni come “Posso farcela” o “Sono capace” mi hanno aiutata a focalizzarmi sui miei obiettivi.

Inoltre, visualizzare il mio futuro è stato un esercizio potente. Ogni giorno, dedicavo qualche minuto a immaginare come sarebbe stata la mia vita una volta completato il percorso: cosa avrei fatto, come mi sarei sentita, con chi avrei lavorato. Questo mi ha aiutata a rimanere motivata e fiduciosa, soprattutto nei momenti di difficoltà.

Trovare il mio “genio” e scoprire il mio scopo

Uno degli aspetti più preziosi di questo ritorno allo studio è stata la scoperta del mi “genio”, ovvero il punto d’incontro tra ciò che amo fare e ciò in cui sono (o posso diventare) brava. Questo ha rappresentato per me una vera rivelazione, perché mi ha aiutata a definire il mio scopo e a tracciare una direzione chiara per il mio futuro.

Per scoprire il mio genio, ho stilato una lista di attività che amo e delle competenze in cui sono brava, identificando così i punti di convergenza. Questo esercizio mi ha permesso di mettere a fuoco la strada da percorrere, motivandomi a esplorare aree nuove e stimolanti.

L’apprendimento come chiave per il futuro

Oggi posso dire con convinzione che il ritorno agli studi ha arricchito ogni aspetto della mia vita, dandomi nuove competenze, nuove connessioni e, soprattutto, una rinnovata fiducia nelle mie possibilità. Che sia per crescere professionalmente, per migliorare il benessere o semplicemente per il piacere di imparare, l’apprendimento continuo è un’esperienza preziosa e accessibile a tuttə.

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