Il mese scorso ho parlato di 5 modelli di copione in cui cade la maggior parte di noi e che ostacolano la nostra capacità di prendere decisioni, di pianificare e raggiungere i nostri obiettivi e di vivere una vita piena.
Quali sono?
FINCHE’
DOPO
MAI
SEMPRE
QUASI
Te li ricordi?
Oggi aggiungiamo qualche informazione in più.
Qual è lo stile che ti caratterizza sul lavoro? Come cerchi di ottenere stima e soddisfazione?
Sii perfetto – Ti senti bene e stai bene con te stessə se fai tutto bene. Meticolosə, efficiente, affidabile, precisə. Non sempre proprio efficace, perché spesso ti perdi dietro a dettagli di poca importanza. Ma certamente grande professionista. Ciao, perfezionista (o aspirante tale)…dai, alza la mano, che ti vedo!!☺️
Sii forte – Responsabile, intraprendente, coraggiosə. Sorprendentemente sempre in piedi con una concentrazione straordinaria. Non ti lamenti mai. Non senti lo stress e la fatica, né ascolti le avvisaglie di un malessere o comunque, quando senti di stare male, non lo dai a vedere. Nessuno lo deve sapere, sarebbe imbarazzante. Il tuo mantra è “io non ho bisogno di nessuno”.
Compiaci – gregariə, prudente, flessibile, disponibile e socievole. Di certo privilegi ambienti dove il conflitto viene considerato un pericolo mortale…ma il problema è che, insieme al conflitto, neghi anche la tua originalità e autonomia di pensiero. Ti lamenti spesso che non ti vengano assegnati ruoli o progetti di rilievo?
Sbrigati – Sei soddisfattə solo se le cose vengono fatte velocemente e il più delle volte ti arrabbi per la lentezza delle altre persone o l’incapacità di tenere il tuo passo. È difficile sapere cosa desideri, cosa provi e cosa ti piace veramente. Parli solo del fare. Hai straordinarie capacità esecutive, mai una discussione, e non ti fermi mai di fronte ad un ostacolo. Della serie “se mi fermo sono perdutə”, ma il rischio è di fare tutto in fretta e male.
Sforzati – “Devo continuare a impegnarmi”. Ti dai da fare senza gioia, senza piacere e soprattutto senza esprimere quello che ti piace fare veramente, anche perché non hai avuto modo di esportarlo, di capire cosa volevi fare da grande, di dedicarti a quello che ti veniva bene e facile. Sei pienə di qualità, come la tenacia, l’efficienza, la capacità critica, un grande senso del sacrificio…cosa ne dici di giocarle a tuo favore?
In che modo alcuni di questi comportamenti influenzano il modo in cui lavori e le tue relazioni con colleghə e capə?
Riesci a riconoscere qual è il tuo stile prevalente sul lavoro?